lunedì 30 settembre 2019

Comodamente coerente


Ricordo questa tipa, un'estranea in un negozio, che quando ero ragazzina e già agguerrita attivista, vegetariana e boicottatrice seriale di multinazionali cattive, attaccò un pippone della serie "che lo fai a fare se poi usi un cellulare e prendi il motorino e bla bla bla..." Mi fece sentire in difetto, ma mi resi anche conto che c'era qualcosa nel suo discorso che non andava.

Adesso vedo anche gente della mia età ragionare come lei e questo mi rattrista molto perché mi fa pensare che ci siamo proprio persi la passione per strada. Nel frattempo ho capito cos'è che non andava, in quel discorso: questo cinismo snob non è costruttivo e non porta a niente di buono; una cosa è dire che l'attivismo è meglio accompagnarlo a uno stile di vita il più sostenibile possibile e un'altra cercare di spegnere l'entusiasmo per qualcosa di buono e grandioso come una manifestazione partecipata da migliaia di persone. Inoltre, ci sono cose che vanno proprio chieste, pretese da aziende e governi e manifestare è una delle soluzioni migliori, oltre al consumo critico.

Parlare in questo modo a delle persone molto giovani può spingerle a pensare che sia tutto inutile, piuttosto che ad accrescere la propria consapevolezza. Non credo proprio sia quello che vogliamo!

(Ah e poi, in genere, chi vuole solo saltare la scuola rimane a casa o va a cazzeggiare da qualche altra parte, non va ai cortei!)

La foto stupenda è di Fridays for future Catania! ❤

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